PANNELLI FOTOVOLTAICI: Ultime tecnologie e SMALTIMENTO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI: IL PROBLEMA DEI COSTI PER SMALTIRE IL SILICIO

I PANNELLI FOTOVOLTAICI

Energie Rinnovabili da Fonti Alternative

 

Per un Futuro Sostenibile

pannelli fotovoltaici

Lo Smaltimento dei Pannelli Fotovoltaici

 

Quanto durano i pannelli fotovoltaici? Quanto costa lo smaltimento dei pannelli?

Che tipo di impianti fotovoltaici esistono e quanto durano?

Esistono due grosse tipologie di impianti: autonomi (con accumulo o stand alone, ossia non connessi alla rete) e connessi alla rete (o grid connected).

I sistemi autonomi utilizzano l'energia prodotta dall'esposizione solare durante il giorno per caricare una batteria e rilasciare, poi, l'energia immagazzinata durante la notte o quando il sole è coperto, per alimentare oggetti di piccole e medie dimensioni (strumenti di emergenza, lampioni stradali, ripetitori, ecc.) che non hanno naturalmente un grande assorvimento....in questoo caso infatti si renderebbe necessaria la presenza di batterie ausiliarie che intervengano laddove l'energia prodotta dall'impianto non fosse più sufficiente...prendiamo ad esempio un faro di un porto: difficile pensare possa smettere di funzionare!

I sistemi grid connected sono normalmente utilizzati per fornire energia a una rete elettrica gia' alimentata da generatori convenzionali e cedere all'ente erogatore il surplus, utilizzando un apposito contatore che registra i flussi di entrata e di uscita. Caratteristica esclusiva di questi impianti è l'inverter, che trasforma la corrente continua in alternata. Vi è poi un apposito contatore che "conta" l'energia prodotta e consumata e quella invece immessa in rete.

 

Ma...QUANTO DURANO QUESTI IMPIANTI FOTOVOLTAICI?

I moduli fotovoltaici hanno una vita stimata che va dai 50 ai 100 anni circa, anche se è VEROSIMILE CHE DOPO I PRIMI 20/25 ANNI IL FUNZIONAMENTO DEI PANNELLI E DELLE PROPRIE CELLE CALI IN TERMINI DI RESA IN MODO PIUTTOSTO REPENTINO...ma con questo non è detto che smettano di funzionare!

I moduli per accedere ai contributi in conto energia devono essere garantiti dal costruttore per almeno 20 anni, quindi possiamo tranquillamente affermare che un impianto fotovoltaico ha una vita garantita di almeno 20 anni...ma DOPO?

SI STA GIA' CREANDO ADESSO IL ( FALSO!) PROBLEMA DELLO SMALTIMENTO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI.

In realtà il problema è piuttosto fasullo....anzitutto il silicio, che è la parte primaria dei pannelli, è praticamente "sabbia", lo smaltimento avviene come per le schede dei computer o dei circuiti stampati. Non è materiale tossico, non è materiale contro natura. Il pannello è rivestito da una lastra di vetro temperato, che si smaltisce come il cristallo, ed è rifinito dai profili metallici. Cè poi uno strato di EVA (Etil Vinil Acetato) che si smaltisce come si fa con le tovaglie impermeabili. Cavi e junction box si utilizzano normalmente in edilizia. Senza poi considerare che queste considerazioni le facciamo basandoci su quella che è la tecnologia di oggi...magari fra 15 o 20 anni e più, avremo affinato le tecnologie di recupero e ricicl dei materiali tanto da non doversene neppure preoccupare......magari il vostro pannello fotovoltaico diventerà parte del telaio della vostra futura motocicletta!

Gli impianti fotovoltaici non prevedono procedure di smaltimento complesse o costose. OGGI STANNO NASCENDO MOLTE ASSOCIAZIONI CHE RITIRANO GRATUITAMENTE I PANNELLI FOTOVOLTAICI alla fine della loro vita utile (25 anni) per poterli poi riciclare.

Vengono classificati con i seguenti codici CER :
160216
160214
codici che identificano materiali elettrci.
Non vi è un codice che identifichi solo il modulo fotovoltaico

Un discorso diverso va fatto nel caso dei pannelli contenenti il TELLORURO DI CADMIO: è un materiale tossico ed infatti molte delle principali case produttrici di pannelli fotovoltaici sta abbandonando questo tipo di prodotto per fare solo quello a silicio.

UPDATE:

La nuova normativa relativa al IV° Conto Energia obbliga di fatto le aziende produttrici di pannelli fotovoltaici ad aderire ad un consorzio per lo smaltimento dei pannelli solari entro il 30 Giugno del 2012.

Ciò è previsto anche dalla Normativa Europea sui Rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, il Raee che ha così classificato i pannelli fotovoltaici: affinchè chi istalla possa accedere agli incentivi deve utilizzare pannelli conformi a tali direttive e quindi prodotti da aziende che ne garantiscano il riciclo e smaltimento.

Ecco quindi che sta già nascendo il business legato al prossimo riciclo dei pannelli in quanto, come visto sopra, dai pannelli dismessi si ricavano, oltre a vetro e alluminio, anche indio, gallio, selenide, metalli divenuti preziosi a causa dell'enorme utilizzo.

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